Mi rendo conto che mettere in piedi un'attività di questo tipo è molto difficile e costoso. Se dovrò fare tutto da solo dovrò farlo a piccoli passi, avviando inizialmente una piccola attività da ampliare a poco a poco. Sarei anche disposto ad entrare in società con qualcuno che condivide il mio sogno. Oppure potrei farmi assumere dal titolare di una normale attività commerciale interessato a trasformarla nella direzione da me descritta. In essa potrei occuparmi di sviluppare l'associazione policulturale di cui parlavo all'inizio.

Accetterei anche di andare all'estero per realizzare questo mio sogno. Il nome giusto per una struttura di questo tipo potrebbe essere "Esperantujo", che significa "casa, contenitore, nazione dove abitano gli esperantisti, coloro che sperano". Infatti il sogno consiste anche nel cercare di essere d'esempio per tutti; indicare cioè in modo concreto l'unica strada percorribile negli anni a venire.

Sono infatti fermamente convinto che se vogliamo che l'umanità abbia un futuro, dobbiamo cominciare al più presto ad utilizzare fonti di energia rinnovabili; per poter costruire veramente un mondo più pulito e a misura d'uomo.