Il premio nasce, per iniziativa della famiglia Stoppoloni e del Gruppo esperantista di Pistoia, per ricordare la figura di Umberto Stoppoloni (1917-2001), magistrato e appassionato esperantista.
Il premio vuole costituire un riconoscimento rivolto a persone che abbiano caratterizzato il loro impegno sociale e civile per raggiungere un risultato che, a una prima impressione, si sarebbe detto impossibile.
Soprattutto un risultato legato a un ideale di integrazione di realtà, situazioni o esperienze apparentemente inconciliabili.
Le integrazioni impossibili, appunto.
Con il premio si vuole così ricordare che Umberto Stoppoloni si è speso con tenacia, pazienza e umiltà per far crescere ideali legati all'idea della lingua internazionale Esperanto. Sono ideali - quelli esperantisti - che sono primariamente volti a favorire l'integrazione, la comprensione e la conciliabilità fra realtà e culture spesso distanti e antagoniste. Ma sono ideali che vanno al di là del contesto linguistico e culturale e rappresentano una delle forze positive capaci di realizzare opportunità di integrazione, dialogo e conciliabilità negli ambiti più diversi.
Ai più questi ideali appaiono utopistici, ma poi, guardando attentamente, si scopre che le tenaci esperienze di molti riescono spesso a renderli visibili e tradotti in realizzazioni positive.
Con il premio ci si propone quindi di individuare - negli ambiti e nella realtà più diverse - casi che possano essere riconoscibili come integrazioni apparentemente impossibili che sono poi diventate realtà.
Ci si propone poi di porle in evidenza, per far sì che costituiscano una testimonianza di incoraggiamento anche a tutti noi che, di fronte a un obiettivo ambìto, ma che appare irraggiungibile, possiamo essere indotti a perdere fiducia e speranza di riuscire.
Il Premio Umberto Stoppoloni 2008 viene assegnato all'Associazione LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. L'associazione è nata nel 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1300 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Il Premio è un riconoscimento a chi si spende per una cultura della legalità attraverso l'impegno produttivo, formativo e di rispetto della memoria. E' rivolto in particolare a chi opera con il lavoro onesto su terreni un tempo patrimonio delle mafie, dimostrando innanzitutto che non vero che dove c'è il dominio della illegalità la speranza di cambiare sia seppellita; e che, inoltre, quei terreni possono essere il luogo dove per molte forze - soprattutto giovani - si può, con tenacia e passione, restare per cambiare e cambiare per restare.
Il contributo conferito con il premio un sostegno all'avviamento della Bottega dei sapori della legalità a Palermo. La Bottega rappresenta un nuovo punto vendita, oltre ai già esistenti a Roma e Napoli e agli altri di prossima apertura, dove vengono commercializzati i prodotti delle cooperative che operano sui terreni confiscati alle mafie. Per la prima volta, tra l'altro, una Bottega sarà aperta in locali anch'essi confiscati.
Il Premio Umberto Stoppoloni fu assegnato nel 2002 ai medici clown di Ridere per vivere, nel 2003 all'Associazione italiana contro le miopatie rare (AIM rare), nel 2004 ai Matti per il calcio, nel 2005 all'associazione A Roma, insieme per il sostegno ai figli di detenute, anch'essi reclusi, nel 2006 alla Cooperativa sociale I Girasoli per la Locanda dei girasoli, dove lavorano giovani con la sindrome di Down, nel 2007 all'Associazione Risveglio che opera per il sostegno alle persone con gravi cerebropatie acquisite.
|
|