Diario del comandante, data astrale 0303.19
Oggi ho avuto il piacere di dare il benvenuto a bordo a
un nuovo componente del nostro equipaggio; si tratta del
Capo Theock che affiancherà il Com.te Solkor alla
sezione tecnica.
Come Solkor, anche il signor Theock viene da Vulcano,
anche se con la sua barba, i suoi orecchini e la sua
abitudine di fumare sigarette, sembra quasi un vulcaniano
dell'universo dello specchio.
Theock sicuramente è una persona alla quale piace
andare controcorrente e per questo l'ho trovato simpatico
fin dal primo momento. Inoltre la sua scheda personale lo
descrive come un tecnico estremamente esperto e un
lavoratore infaticabile e pignolo. Ne avevamo proprio
bisogno. La nostra missione ci porterà presto a
battere zone molto distanti da stazioni attrezzate per
lavori di manutenzione e riparazioni e quindi dobbiamo
cercare di essere sempre autosufficienti.
Nonostante il nuovo arrivo abbia creato entusiasmo e
curiosità tra l'equipaggio, questo per noi non
può essere un giorno felice. Tristi notizie arrivano
dai confini estremi del quadrante: una nuova guerra sembra
ormai inevitabile; una guerra che, come al solito, trova
motivazioni in tristi interessi economici che però
vengono mascherati ad arte con parole come "democrazia,
libertà, lealtà, onore, principi".
La nostra nave è di per sé ambasciatrice di
pace, per il nome che porta e per la missione che si
è data. Tuttavia nei giorni scorsi, per affermare una
volta di più che la pace è il nostro valore
più importante, abbiamo deciso di aggiungere alcuni
decori alla nostra bandiera: una banda con i colori
dell'iride con la scritta "pace" in lingua esperanto e due
ramescelli di ulivo che abbracciano il nostro simbolo.
Ma mentre mi accingo ad andare a dormire con la sicurezza
di svegliarmi domattina con la colazione calda in camera,
non posso non provare un senso di disagio e anche di colpa
al pensiero di moltissimi innocenti che, al pari di me,
anzi, più di me, meriterrebbero il meglio dalla vita,
hanno invece davanti un futuro carico di morte e
distruzione.
Comandante Mora Antis
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